martedì 15 marzo 2011

COMPRENDERE IL PROPRIO CANE


Come già sottolineato, un cane non si esprime a parole come facciamo noi, così siamo noi che dobbiamo interpretare il suo pensiero e stabilire una comunicazione. Un cane incompreso, o peggio ancora frainteso, sarà un cane infelice. Per cui stiamo attenti a quei piccoli gesti, atteggiamenti o mugolii che il cane mette in atto in determinate condizioni per farsi comprendere. Il vocabolario "canino" di fatto esiste ed è composto da rituali o atteggiamenti che il cane utilizza per farsi capire. Quello che dobbiamo fare noi non è quello di verbalizzare ed elevare il suo pensiero al pari di quello umano, dobbiamo noi "abbassarci " al suo livello interpretandone i messaggi. Un cane che ha rispetto per il "branco-famiglia" e per lo spazio che in esso occupa, specialmente in giovane età, cercherà in tutti i modi di rendersi utile e di farcelo capire. Voi lasciatelo fare. Anche noi uomini da bambini abbiamo iniziato ad entrare nella società cercando di aiutare la mamma ad apparecchiare il tavolo, ora eccoci qua che intraprendiamo la nostra strada. Tutti gli inizi sono difficili: nuovi caratteri, nuove abitudini, vizi appresi da dimenticare. Non dobbiamo arrabbiarci con il cane ma cercare di fargli capire, capendolo, che si può vivere insieme e bene.

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