giovedì 10 marzo 2011

NORME GENERALI DI VITA COL CANE



LA FIGURA DEL CAPO BRANCO

Il capo branco è il soggetto che detiene il potere di decisione all'interno del gruppo esercitando autorevolezza, non autoritarismo. Lo fa attraverso la coerenza, lo spirito d'iniziativa e il corretto controllo del "branco famiglia". Il capo branco inoltre non utilizza la violenza fine a se stessa dato che, nel "linguaggio canino", molte situazioni vengono risolte in modo incruento da una serie di rituali.
Detto questo, va da sé che se comunichiamo con il cane pretendendo di usare i vocaboli della nostra lingua, non saremo compresi. Quindi perdersi in lunghi discorsi, parlare col cane accusandolo di aver fatto questo o quello, o peggio ancora minacciando di lasciarlo senza cena, non serve a nulla. Ci fa anzi scendere ai suoi occhi come posizione gerarchica. Attenzione quindi a non perdere il privilegio che il nostro "amico" ci concede di essere il capo famiglia.
Ci sono dei comportamenti del cane che noi a volte reputiamo di poco conto, ma che in realtà nascondono un tentativo di "colpo di stato", una vera e propria "scalata gerarchica" nei nostri confronti. Essi si manifestano con il tirare al guinzaglio, il fare proprio uno spazio o un oggetto nostro, o l'assumere atteggiamenti di dominanza verso gli altri cani in nostra presenza, ecc...
Questi comportamenti devono essere inibiti, sempre con pacatezza, perché altrimenti portano a sicuri problemi che in seguito richiederanno un lungo lavoro di riabilitazione.

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